Quella che sono è una precisa scelta estetica e di stile.
Sono io che ho deciso e sono esattamente quello che voglio essere. Ma perché dovrei
essere condannata ad essere Lola Kola? Un’identità visiva, bionda con la ricrescita, il cuore sacro in
gola, i tuoi rischi, le scritte e i miei tattoo rockabilly? No, posso esserlo
finchè mi andrà, ma posso svegliarmi una sera e decidere di cambiare forma,
contenuto e colore. Non ho bisogno di pregare una statua o recitare rivolta ad una lampada
di ikea affinchè avvenga il miracolo, e poi trovare solo il silenzio. Ho sputato sangue e veleno per diventare
lola kola. Doveva essere tutto perfetto nonostante un errore. Conosco la strada che mi ha portare al mio essere in divenire, ma la mia opera potrebbe essere non finita. Non
sono un totem di legno, detesto pensarmi e dovermi dire..”sono fatta così.."no,
sei sola fatta, mi risponderei..Ho solo trovato una strada, ma adesso ne percorro una nuova. E
sei hai fatto del genere,della razza e della tua religione una bandiera, non
obbligarmi a reggerti l’asta. Non mi troverai, sono evoluta, cambiata..sono già
stata cavalla da monta, una tigre in gabbia, ho indossato i baffi e ora potrei
voler diventare una donna di colore. Non voglio solo la libertà di cambiare
colore, ma di scegliere la mia sfumatura. Se sei così affezionato all’idea che
hai di lola kola la troverai..magari ne troverai più di una..siamo tante,
diverse, siamo copie identiche di noi stesse, siamo identità visive.Mentre stai cercando una copia
trovi un originale, e mentri ti ostini a trovare l’originale, io sarò lontana, ho già cambiato colore della pelle e sono mora.
Non senti che parte la musica, prendi posto. Comincia il cabaret e parte il balletto!
sigla!
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