"..Ormai non solo mi chiedono di
scrivere. "..Lola, un pò d'inferno e lacrime per favore..", un inferno a portar
via, mi chiedono. E così disegno l'inferno. Chi lo ha visto lo conosce. é un all
inclusive. Ogni tanto ci passo l'estate. So di cosa parlo. Se cinquettassi amore
non mi leggerebbe nessuno. Ma un posto bello c'è qui. Questo posto da cui ti
scrivo. Qui è notte. Aspettiamo L'alba. Ma c'è una luna splendida. L'hai portata
tu nella mia vita. Dall'a ltra parte del mare. Con una manciata di stelle e polvere di crystal. Un momento
d'oro dopo tutto, e ci sei tu. Sempre. Questa magia che riesci a creare basta
una vita. Ma devo scrivere dell'inferno e così i toni diventano neri. Lacrime e
superalcoolici. Questa è la ricetta.Sono rapita dai miei demoni che mi ordinano
di scrivere. e fare tutto insieme.Bere scrivere e piangere. Un'energia che dopo
dormo per 3 ore. Come non mai. E al risveglio mi ritrovo innamorata. Di un amore
che ti parlerò. Che conosci, che ci sei e che mi hai insegnato tu..e forse sta
facendo giorno e l'alba è vicina. Buongiorno <3
venerdì 29 giugno 2012
"Nel mio stile, nella mia mente, anche nel mio corpo, cè sempre qualcosa che non va. C'è sempre un inatteso, un piccolo particolare che ti mostra uno sbaglio. Soprattutto quello che cerco nell'arte. un' imperfezione. Anche negli abiti mi piace mettere un qualcosa che non ti aspetti. Che ti fa capire che quell'immaginario è altrove. Lontano da quello che pensavi di lui..Le emozioni più forti a volte le ho provate davanti ad un abito. E una donna che durante la rivoluzione sa farsi un abito da sola ha già vinto. Quelli volevo fare e quelli faccio. Ho deciso di lavorare con gli abiti un giorno a Milano, avrò avuto 15 anni. Ero in via Torino, vidi i primi punk, alcune transessuali e girato l’angolo le vetrine di Franco Moschino. Capìì che dietro tutto questo c’era un abito, e dietro tutto un sorriso. Quando lessi Cocò chanel che diceva”..la moda non ha a che fare solo con gli abiti, ma ci riguarda, ha a che fare con quello che viviamo, con le nostre idee..” capii cosa intendesse.."
hello joe, it'z me!
"..Nel freddo di Dicembre Joe,un giorno se ne andò. Un colpo al cuore lo portò via. Nella
nostra casa fuori Londra,nella nostra cucina,se ne andò. Il suo cuore non ha
retto quel giorno. E io andai via con lui...Non erano i
nostri giorni migliori. E scoprii solo dopo che lo erano. Eravamo vivi,e
dovevamo restarlo. Troppo tardi però. Come sempre ho capito le cose. Coi
ragazzi era finita,si sarebbero dovuti riunire per un concerto,ma senza lui
nessuno cantò piu.Chiamai Paul,l’unico con cui Joe aveva buoni rapporti quando
chiuse coi Clash era finita. Chiuso per sempre.come con i nostri cuori.fu il
buio da quel giorno.e il silenzio.dopo tutta la musica e l’amore,un giorno
tutto finii.come tutto finisce un giorno.quella casa ce l’eravamo sudata, dopo
tutto il tempo in cui, tutto quello che
avremmo dovuto avere ci sfuggiva di mano. Andavamo in america a portare la musica, e al ritorno scoprivamo che a londra
non avevamo un posto per dormire.Cosi si dormiva negli squat o casa della nonna di
topper. Per quello era grande joe. Pensava a noi e solo ora che riesco a rivedere
le immaggini dei concerti cè sempre una goccia di sudore che scende dal suo
mignolo mentre suona la fender. quel suo cuore e quel sudore era nostro. E mie
sono le lacrime che ho versato da quel
giorno. Aspettando che ritorni. E non ritornerà. ci ho messo anni di terapia
mischiata agli abusi per capirlo.I nostri amori finiti tragicamente non
ritornano."
Iscriviti a:
Post (Atom)