Il giorno che la nostra amica e collega, Ruslana, si buttò dal nono piano del suo appartamento a New York ci fermammo un attimo. Ci fermammo per piangere e pensare, ma solo per un attimo..Che sia un attimo però, stare in posa ferma o camminare sfilando fa cachèt, piangere e pensare meno. Una di noi, una come noi, bella ricca giovane famosa top come noi, ,ai casting come noi, in fila come noi, in un appartamento come i nostri quando siamo nella mela, dietro le quinte di un backstage e sulle quinte di una strada destinate a quelle come noi. Il Los Angeles Times parlò di mafia Russa e di escort gestite sulla tratta Parigi-New York –Mosca. Ma rimasero parole scritte senza fatti. La polizia accertò il fatto che non c’erano tracce in lei né di droga né di alcool. E dunque? Andrebbe meglio? Beh per alcuni di certo andrebbe meglio. La solita equazione. Belle giovani top ricche sole drogate disperate morte e voilà. E’ volata un’altra matta. Comodo per loro. E archiviarono il caso. Ma non siamo donne che archiviano casi. Non siamo neanche donne, siamo solo top model, Bisogna smetterla di raccontarsi tutte queste favole sulla bellezza sulla ricchezza sulla moda e ritornare un po’ serie, magari più vere. Questa fiaba che veniamo da altri pianeti, schegge impazzite di aliene femminilità, valori alterati e ormoni impazziti. Il mondo gira intorno ai nostri piedi, basta una passeggiata e guadagni milioni. Siete pazzi di noi. Arriviamo noi e il mondo impazzisce, ed un bailamme di abiti e trucchi perfetti, baci e champagne, cocaina, fotografi, make-up artist, ore di piega, luci puntate e prova sfilata. e ferme ore e ore sotto i parrucchieri, sempre in volo da una città all’altra, e poi sempre sola in albergo, rimanendo fedele col marito lontano , la guerra tra noi. la dieta la coca. Altrochè. Nulla è come sembra. L'io è un altro. La trovi una fiaba? Beh non è male. Per noi un lavoro, per te una fiaba, che è tutto splendore. E a luci spente e show terminato? Ti spogli, ti rivesti, prendi la mega bag di Dior,ci infili le Prada che ti hanno regalato dopo lo shooting saluti baci tutti amiche colleghe fotografi stilisti truccatori parrucchieri spacciatori e bye bye e vai in hotel. Il ragazzo dell’agenzia che ti fa autista ti guarda dolcemente dallo specchietto, e tu sorridi al tuo vuoto mentre cerchi non sai cose in una borsa enorme che contiene di tutto, e il telefono non tace..parli sorridi ridi e taci...Sei una splendida ragazza e una giovane business woman, 4 ore di lavoro, 10.000 dollaroni..e per di più sei una figa della madonna. Potresti rischiare di essere felice, ma non sei mica così scema. Ovvio. Arrivi in hotel. Ma nessuno ti aspetta. E hai il mondo in fila per uscire con te. E ti aspetta. Aspetta una tua chiamata o aspetta l’ora che arrivi l’ora per chiamarti come ti diceva due sere prime che l’hai incontrato e folgorato. Il solito inferno a luci spente. Tu e qualcuno di cui ti importa poco. Cosi per giocare. I loro insulsi soliti giochi. Eppure un tempo eri felice. Qualcuno c’era. Andava meglio. Certo. Magari domani esci e rincontri un uomo favoloso e per un po’ ti illudi di essere felice. Pensi sia un problema per una come noi? Hai visto come ci guardi. Spenderesti milioni per sbatterti una come noi. Il tuo manichino umano con le tette rifatte appoggiate. Ti divertiresti eh? Anche noi ci divertiamo cosa credi. Magari farlo insieme. Pensi che siamo delle insulse Bambi, tutte tenere cerbiatte perse nel bosco. No tesoro, è un gioco..abbiamo gambe da gazzelle,ma siamo delle iene. giochiamo tutte e due. Tu fai il cacciatore e noi le modelle. L’amore è il sole, il desiderio è carne e ti stordisce, scriveva nella sue poesie Ruslana, ritrovate dopo la morte nell’appartamento. Ma di cosa parliamo quando parliamo d’amore? Di qualcosa di più delle tue insulse mediocri stronzate a cui ti condanni. Per questo ne stiamo lontane. Ma Il gioco continua. A te i dadi! E se una di noi , una top come noi, vent’anni, bella ricca famosa, nel pieno splendore ma non felice, 4 ore di lavoro 20.000 dollari, nella mela più gustosa del mondo vola giù dal nono piano, Smetti un secondo di giocare e fermati per un attimo a pensare..
Nessun commento:
Posta un commento