giovedì 31 maggio 2012
"..Ho cominciato a scrivere per essere più chiara
possibile. Le parole non mi erano di grande aiuto, soprattutto quando non vuoi
essere ascoltata. E ritrovarsi a parlare da sola sotto la doccia e piangere non
è di grande aiuto..e finire ogni bottiglia che trovavo a portata di mano faceva
il resto..Tiri fuori la parte peggiore ma per fortuna non hai nessun ricordo.
Così ti svegli che sei volata giù dal nono piano ma non ricordi assolutamente
il perché. Così è cominciata, e poi è stato con il Principe che ho cominciato a
scrivere, l’unico che mi ascoltava ma viveva al di là del mare. Ancora oggi
devo farlo. Ma oggi tutto questo non brucia più. Sono rimasta per tanto sola in
silenzio e lasciata senza neanche un addio..ho
imparato tutto da sola..ho lavorato da sola sui miei lutti e i miei inferni..Ho
passato notti intere a piangere con la paura di avere paura. Sono stata la mia
dottoressa..Mi sono data dei farmaci, dei tempi e delle scadenze e una cura..La
cosa più divertente rimangono i farmaci però. Ho dovuto trovare il rimedio al
leggero dolore che sentivo bruciare nello stomaco, come una coltellata o uno
sparo col silenziatore.."
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