Nel freddo di Dicembre, Joe, un giorno se ne andò. Un colpo al cuore lo portò via. Nella
nostra casa fuori Londra, nella nostra cucina, se ne andò. Il suo cuore non ha
retto quel giorno. E io andai via con lui...Non erano i
nostri giorni migliori. E scoprii solo dopo che lo erano. Eravamo vivi, e avremmo
dovuto restarlo. Troppo tardi però. Come sempre ho capito le cose. Coi ragazzi
era finita,si sarebbero dovuti riunire per un concerto, ma senza lui nessuno
cantò piu. Chiamai Paul, l’unico con cui Joe aveva buoni rapporti quando chiuse
coi Clash. Era finita. Chiuso per sempre. Come con i nostri cuori. Fu il buio da
quel giorno. E il silenzio. Dopo tutta la musica e l’amore, un giorno tutto
finii, come tutto finisce un giorno. Quella casa ce l’eravamo sudata, dopo tutto il
tempo in cui, tutto quello che avremmo
dovuto avere ci sfuggiva di mano. Andavamo in america a portare la musica, e al ritorno scoprivamo che a londra
non avevamo un posto. Cosi si dormiva negli squat o casa della nonna di topper.
Per quello era grande joe, pensava a noi e solo ora che riesco a rivere le
immagini dei concerti cè sempre una goccia di sudore che scende dal suo
mignolo mentre suona la fender. Quel suo cuore e quel sudore era nostro. E mie
sono le lacrime che ho versato da quel
giorno. Aspettando che ritorni. E non ritornerà. Ci ho messo anni di terapia
mischiata agli abusi per capirlo. I nostri amori finiti tragicamente non
ritornano..
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