domenica 15 luglio 2012


Nel  freddo  di Dicembre, Joe, un giorno  se ne andò. Un colpo al cuore lo portò via. Nella nostra casa fuori Londra, nella nostra cucina, se ne andò. Il suo cuore non ha retto quel giorno. E io andai via con lui...Non erano i nostri giorni migliori. E scoprii solo dopo che lo erano. Eravamo vivi, e avremmo dovuto restarlo. Troppo tardi però. Come sempre ho capito le cose. Coi ragazzi era finita,si sarebbero dovuti riunire per un concerto, ma senza lui nessuno cantò piu. Chiamai Paul, l’unico con cui Joe aveva buoni rapporti quando chiuse coi Clash. Era finita. Chiuso per sempre. Come con i nostri cuori. Fu il buio da quel giorno. E il silenzio. Dopo tutta la musica e l’amore, un giorno tutto finii, come tutto finisce un giorno. Quella casa ce l’eravamo sudata, dopo tutto il tempo in cui, tutto quello che  avremmo dovuto avere ci sfuggiva di mano. Andavamo in america a portare  la musica, e al ritorno scoprivamo che a londra non avevamo un posto. Cosi si dormiva negli squat o casa della nonna di topper. Per quello era grande joe, pensava a noi e solo ora che riesco a rivere le immagini dei concerti cè sempre una goccia di sudore che scende dal suo mignolo mentre suona la fender. Quel suo cuore e quel sudore era nostro. E mie sono le lacrime che ho versato  da quel giorno. Aspettando che ritorni. E non ritornerà. Ci ho messo anni di terapia mischiata agli abusi per capirlo. I nostri amori finiti tragicamente non ritornano..

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