Ho sputato il sangue per diventare un icona. Doveva essere tutto perfetto cazzo. Ho buttato milioni per essere perfetta e diventare Lola Kola. Tutto calcolato al millimetro. Neanche una piega. Ogni uscita un evento. Trucco perfetto, capelli perfetti, abiti favolosi, accessori che manco ti dico quanto costano alla produzione, un bailamme de roba per ogni uscita che reggi solo se sei un toro meccanico. Non una che quando entra ti giri, te giri dopo, prima te devi buttà per terra a pregare quando appaio. Come na pastorella in una grotta. Perfetta. Una Madonna che in più non ha mai fatto una bandiera della sua verginità, Più aste che bandiere, quindi dopo ti puoi divertire un pochetto. La Rivoluzione dello stile, dell’eleganza e trasgressione e della bellezza a portar via. Tutta un equipe di scienziati che mi segue, perché da sola non potrei, una guardia del corpo, due avvocati, una maga, un regista, uno psicologo un allenatore, una truccatrice, un fantastico Liuc, un Re, un piccolo principe e due spacciatori, che mi servono per reggere tutti gli altri. Un inferno degno di Amy Wineause,ma sei lola kola e non sei da meno. Almeno in fatto di droghe buttate giù o tirate su. Una vita che non ti dico. Fotografi appostati sotto casa giorno e notte. Geni del gusto che mi consigliano cosa indossare quando non ho più niente da indossare, cosa mangiare, cosa bere la mattina, con cosa servire una torta di pere e funghetti allucinogeni, come diventare la regina della notte, come far imbestialire i buttafuori del mucca solo perché ti piacciono gli uomini forti, e loro sono gli unici maschi là dentro, cosa dire nelle interviste, come mettermi sotto le luci per far sembrare che sia sotto il sole di mattina,ma è notte sul set. Bella come il sole, Il sole che non vedi perché ti svegli alle 6 di sera, ti svegli e hai ancora l’abito della sera prima,e accanto trovi solo un bicchiere di whisky che non sei riuscita a bere prima di addormentarti. Per fortuna senza cicche così lo bevi la mattina seguente, per mandare giù gli ormoni e le pasticche alla ciliegia. Ti svegli e l’unica cosa che ti consola è che sei la splendida bionda della sera precedente. E pur se non sei splendida, Splendi. Intanto sei bionda. Bella che te dovrebbero pagà, infatti qualcuno ha pagato e ancora qualcuno sta pagando.Se vuoi fare l’icona devi essere bionda. Non sei tu che decidi, sono i gay. Sono loro che decidono se sei un icona o vai a zappare le ciliegie. Ero conosciuta pure prima, solo nei rave o nei privè però. Io sono sempre esistita. Ma un giorno decisi di cambiare e di voler diventare famosa. E portai lola nei locali gay. A loro va la fetta migliore del mio succeso, e loro lo sanno. Ci sono per loro quando serve, sono una dea ma non sono bendata, ci vedo benissimo, intuisco se soffrono se sono innamorati se sono felici, se posso fare qualcosa fosse anche solo offrire un drink se non possono. Sono una donna di spettacolo, devo essere spettacolare,ma non imbroglio, non truffo, non tiro a campare e questo il pubblico lo sente. E se fingi sei fottuta. E io non voglio. Ho amore per tutti, Non amo come si può, amo come si deve. Chi mi conosce davvero lo sa. Ho risvegli in fiamme per i miei amici che hanno talento e lo perdono ogni tanto, soffro con loro. Non sono una che piange solo per sé, mi fumano i coglioni se vedo che soffri. E se sei felice lo sono con te. Ci sono per te,se posso fare qualcosa ci sono , sono bravo a zappare. Quello ho imparato dal Re. Eccerci. Come si deve. E poi lui, che il mago della fuga.. So carina pure con quel rompicoglioni che vuol sapere ogni volta cosa mi prude nelle mutande, che tanto non avrà ne questo né quella, quindi che vuoi sapere. A loro chiedo consiglio per tutto. Così con tutto il mio impegno di Che Guevara continua la lotta armata. Ore di backstage prima di una sfilata,giornate lunghissime sui set ,prove di dodici ore per fare sanremo. Scendi le scale Sali le scale, fai il balletto prova il brano Fai le foto le conferenze. Prova i feet prova trucco, prova un tecnico durante la pausa. Intanto a casa dietro la diva spunta la donna. Gestisci un paio di mariti due figlie le cene la pasta alla norma cucinata e cantata. Una vita che a volte può sembrare splendida. Ma non sempre lo è. Ma tu si,sei splendida scrivono i giornali. I fotografi impazziscono per averti. E infatti qualcuno ti ha avuta come si deve. Non come si può. E poi una sera con un abito a fior di pappagalli stappato ad arte, da sola, perché l’unico che me li strappava ad arte non si vede da un po’. L’altra mattina è passato a salutarmi però,ma questa è un’altra storia..Pappagalli,ibiscus tra i capelli sandaletti di Yves, bella e favolosa, vai a un party. Euforia, il party del pride. Manco dovevi esserci là. Il caso ha deciso ancora una volta. E vedi qualcosa. E capisci che hai sbagliato tutto a livello di immagine, che sei poco o niente. E vorresti essere cosi, esattamente quello che vedi. Antonio Coco. Un Re leone. E vorresti avere i suoi baffi. I baffi? Ma ormai è tardi per i baffi lola, dice il mio endocrinologo, il dottore che mi segue, per fortuna non agli after. “Devi accontentarti e rimanere Lola”, mi dice. Ormai è tardi, e si fa sempre più tardi. Cominci la puntata che sei nello sconforto, non sai mai se c’è la farai e all’improvviso è finita. E come se non bastasse il ritardo, ti devi sbrigare che dobbiamo passare la linea al telegiornale sennò ci sfumano. Siamo in ritardassimo stasera. Vi saluto vi ringrazio di essere stati con noi in questi giorni di kermesse di fiori e canzoni..All’Anno prossimo..Tanta felicità a voi!
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