Coco Chanel capì che chi vuole vincere una guerra deve indossare un uniforme di prima classe . E lei voleva vincere più di chiunque altro. La lotta di chanel fu quella della liberazione della donna dalla dipendenza dell’uomo, l’arma della sua scelta era tutto ciò che era chic e la sua strategia puro voodoo. Sapeva che bisognava amare un avversario potente, quasi infilarsi nella sua pelle per vincerlo. Chanel amava gli uomini, lo si capisce dai suoi innumerevoli affairs. Non dimenticò mai che erano uomini o più esattamente i suoi amanti coloro che le avevano permesso, grazie ai sostegni finanziari di lanciarsi nel business:che erano uomini coloro dal cui aveva attinto il vocabolario del suo look incredibilmente duraturo- jersey e tweed, bottoni e bordure da uniformi,giacche cardigan senza collo e flaconi squadrati di profumo-, coloro i cui doni preziosi le ispiravano le sue decorazioni e il suo egocentrico stile di vita, che metteva la libertà sopra l’amore, lei fece suo, Qualità, comodità, e proporzioni che fanno apparire il corpo attraente senza doverlo denudare: Coco chanel espugnò le basi dell’eleganza maschile per sé e per tutte le donne che volevano vivere come lei. Istintivamente comprese uno dei principi psicologici alla base della della modernità:il movimento è forza e potere. Non voleva essere una vittima tutta volant di seta, bensì una persecutrice. Voleva un abbigliamento che calzasse a pennello per dimenticarsene per potersi concentrare completamente sul mondo esterno..Chanel non è stata solo la più grande stilista della sua epoca, è la massima creatrice di moda di tutti i tempi..
Margis J.Majer
Margis J.Majer
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