venerdì 30 novembre 2012
LA TIGRE
Eh porco
d’io..stasera me ce trovi..come sto come sto..
Come una tigre da
circo..nella sua gabbia da circo..Nel suo circo.
A volte vago come
persa, a volte sono persa davvero. A volte mi faccio paura da sola..neanche lo
specchio mi riflette.
In rare giornate
sembravo essere addirittura felice..sembravo..come se da lontano arrivasse un
soffio di vita leggera. Non ero mai sola in quei momenti.
E’ incredibile,
ho sempre avuto la lucidità di voler star sola, l’ho sempre saputo.
Come ho sempre
dato per scontato di essere nata sterile e che nessun essere umano mi sarebbe
mai stato complementare, e sono cresciuta in cattività.
Sono quasi
incapace a vivere se non insieme al mio domatore, ma a differenza di altre
bestie non sono mai stata accanto a lui. Appartenere è un concetto che ho
capito dopo. A volte molto dopo.
Sono sola, la
tigre del mio circo, nata tra le gabbie del circo.
L’istinto di
sbranare mi è rimasto, ma mi faccio pena da sola, ho gli occhi persi e ruggito
roco...e vago lenta.
Che senso avrebbe
unire il mio alto ruggito a questo cinguettio che sento poi…
Lo vedi subito,
qualcosa le daranno per tenerla così calma e calda…Il G, le luci, gli applausi,
con la musica
pare che ruggisco da far paura, ma mostro solo i denti, forse sono sbadigli di
noia…
Eppure la
temono…Se le girano i coglioni, che ancora ha, stacca un braccio al domatore.
Ma avrei perso
io, nessuno si fiderebbe più di me, rimarrei più sola di così. E poi con lui ho
fatto grandi show..E’ lui che la porta in scena!
Ero cosi certa di
aver scritto la mia storia, invece niente. La cercavo disperatamente ma non
venne fuori che qualche pagina. E neanche mi accorgevo che ormai ero senza
domatore ,e pure senza gabbia e allora addio ai miei show. Rimanevo chiusa nel
mio camerino. Sentivo solo da lontano il rumore delle gabbie che durante
l’intervallo del primo tempo venivano su. Capivo che quello era il mio momento.
Impazzivo..
Sono una tigre da
spettacolo, devo essere spettacolare..Vanitosa come sono poi..
Mai sarei andata
in scena imperfetta, mai senza le mie nuove zeppe di Galliano, impazzivo solo a
guardarle. Folli quelle scarpe, sapevo che John
le aveva create pensando a me.
E se il domatore
dimentica di darmi i calmanti li prendo da sola..golosa come sono..
Là fuori le
allegre famigliole accorse al circo mangiavano pop corn e bevevano coca cola,
ma capivano che alla fine dell’intervallo qualcosa di misterioso e pericoloso
sarebbe apparso...altrimenti che bisogno c’era di metter su gabbie cosi alte?
Eh cari, per
qualcuno è ancora pericolosa questa qui, ancora capace di far salti in alto,
saltare oltre la gabbia e sbranare gli umani in prima fila..
AhAhAhAh..see,
fossi scema! Figurati se perdo il tempo a mangiarli e mandare a puttane il mio
show. Del resto la puttana sarei io.
Ma meglio cosi, meglio una puttana
professionista che una troietta da discoteca. Che non merita un soldo. Non sa
neanche quanto vale!
Neanche la
fidanzata era un ruolo che le piaceva. Non lo era mai stata. Le sembrava il
ruolo peggiore. Preferiva sapere e condividere come una donna libera, un’amica,
l’amante...quello voleva essere. Oppure meglio un maschio come loro, più furbi.
E ci tengo al mio
show. Sera dopo sera sono andata in scena, sempre più brava. Faccio i miei
salti nel cerchio del mio fuoco, sputo il veleno. La donna coi baffi ,quella
cannone, quella segata a metà…e il numero dei coltelli...tanto se il domatore
si sbaglia fa niente, fa finta di morire, fa finta di ruggire.
E quando gli
ricapita a queste belle famigliole di vedere una bestia del genere..così
complessa fisicamente.
L’ultima barriera
da superare, l’ultimo taboo da svelare.
Tatuata e
decolorata a mano..Unica. Venghino signori, venghino!
Così bella da
vedere, e piena di un amore così vero da volerla vedere da vicino.
E cosi con l'ultimo schiocco di frusta,
l'applauso e un po’ d'inchino, lo show sembra essere giunto al termine. Ma il
circo ha le sue regole, la gente paga per vederti da vicino. Sei tu la regina
dello show.
Sai a chi può fregare
ormai di una donna obesa o di un nano! E così di solito, per non metterle
paura, si avvinano in gruppi. Di solito i padri son quelli che si avvicinano di
più. Son tosti loro, le mamme no. Tengono i bimbi, un passo indietro. Per paura
che li mangi..
Eppure sono le donne con
cui spesso si fa meglio compagnia. Lei sorride. Ha simpatia per i bambini e
loro per lei. Forse perché sono simili. Bestie da tirar su, tra loro si
intendono. Con alcuni di loro ha uno strano dialogo. Bastava parlare semplice e
chiaro. Cosa che non le riesce coi grandi. Mai esagerare però. Il senso del
pericolo ha un tempo breve. Così,
restituiti i bimbi alle madri, solo i più forti rischiano. La tigre
vogliono vederla oltre le gabbie! E così qualche toro si avvicina alla tigre. E
così lo show diventa una session per uomini non tanto soli, ma tanto bollenti.
Avevo sempre sognato di poter fare show del genere. Non ci avevo mai trovato
niente di male. Bisogna attraversare le cose per comprenderle davvero. Tra
tutti i ruoli di una donna, la puttana e
la santa erano quelli che le si addicevano meglio. La sposa e la mamma,invece,
ruoli che non le permetteva nè lo stato, nè la natura. E del resto meglio
essere le puttane di questi uomini che le loro spose, considerato quel che le
raccontavano loro. E se non fosse
che sono loro a venire a domicilio. E se non fosse che sono loro
a venire a domicilio e scoparmi e pagarmi per questo non so proprio che
appetiti potrei avere al momento. Metterei anima in qualunque rivoluzione, ma
non ce nè una ne l'altra. Ho messo i sogni nel cassetto, vicino alle mutande,
ma non li trovo. Le mutande si. Carinissime. Mi servono per questi che vengono.
Adorano la biancheria. So raffinatissimi. Non si sa chi è peggio. Se loro o noi
che li damo pure da scopa’. E cosi qualche toro si avvicina alla tigre. Cambio
scena e cosi lo show diventa una session per uomini non tanto soli ma tanto
bollenti. Avevo sempre sognato di poter fare show del genere. Non ci aveva mai
trovato niente di male. bisogna attraversare le cose per comprenderle davvero.
Tra tutti i ruoli di una di una donna che ho interpretato la puttana e la santa
era quel che le si addicevano meglio. La sposa e la mamma un ruolo che non le
permetteva nè lo stato ne la chiesa. Non siamo cosi diverse infondo dalle altre
donne,solo che a noi ci paghi.. e cosi alla fine dello show anziché vestirmi
toccava rispogliarmi, calze autoreggenti, string in pizzo, babydoll. No al
rossetto perché macchia si a un pò di mascara. Un grande fetish show per soli
uomini. E questi uomini pagano per un ora di leggerezza. E di cazzo. E facevo
l’amore, e mi godevo la vita,e il resto. Tanti tornavano solo perche la
trovavano differente, poi tutta tatuata era un plusvalore. Bionda occhi verdi
tattoo, seconda naturale, diciotto cm...
Questo diceva tutto il giorno a chi chiamava. “vieni ci divertiamo un pò”.Loro
la trovavano bella. E lei li scopri di essere una transessuale. E questo è il
nostro show. Finita l’illusione della scena si ritorna in gabbia. Sarebbe
bastato un applauso. E l’inferno continua. E nonostante vivesse sulla terra
capiva che qualcosa arrivava da lontano, e lei aspettava. Prima o poi sarebbe
dovuto pure arrivare il fatidico giorno del giudizio universale,le dicevano e
che tutti avremmo incontrato il “Signore”, di cui non conosceva neanche il
cognome,ma lei non aveva fretta prima o poi glie ne avrebbe dette quattro,
seduta di fronte a lui era proprio curiosa di sentire su cosa vertisse la
conversazione...e alla fine si ,avrebbe parlato lei..che razza di modo era
quello di trattare la tigre, buttata quaggiù e poi abbandonata....e sarebbe
stata lei poi a mandare lui all'inferno. Ecco come sto.
Siglaaa!
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