venerdì 23 novembre 2012

Ci lasciammo un pomeriggio. Lui dormiva. Io pensavo. Pensavo che avrei dovuto lasciarlo. Pensai di fare un caffè e lasciarlo dopo. Quando si svegliò ci ripensai, pensai che ancora volevo continuare il gioco anche se era diventato difficile. Pericoloso per entrambi. Era cosi bello. Un uomo di sangue e pietra. Mai un opinione ritrattata mai un calcolo nel dire le cose, e muscoli veri. Di vero lavoro. Due spalle mai viste prima, adatte a portare una croce. Io. Quello che mi piace in un uomo. E poi un humor raro. Quando giocava col cane o coi bambini mi si fermava il cuore. Che non ho. Bello amur. Un grande. Lo sai poi. Poi quel pomeriggio mi lasciò lui. Aveva ragione,per gli stessi motivi coi quali lo avrei lasciato io, mi lascò, cosi ci lasciammo di comune accordo.  E ci lasciammo senza essersi mai presi. La casa a lui, a me il resto. Niente.

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